Libri scolastici: qualcosa di (non troppo) nuovo

Durante il Festival delle Libertà Digitali Antonio Bernardo è venuto a raccontarci di Matematica C3, il primo manuale di matematica pubblicato con licenza Creative Commons (CC-BY-NC-SA 2.5 Italia, per essere precisi). Se ricordo bene il costo del manuale cartaceo è pari a 5€ (grazie alla collaborazione di due sponsor).

Un paio di giorni fa su FriendFeed si parlava di Book in progress, un progetto nato all’Istituto Majorana di Brindisi: per abbattere il costo dei libri di testo, sono i docenti stessi a scriverli per gli alunni ed è la scuola a stampare solo il necessario.
Altre cose interessanti che si scoprono cercando un po’ in giro:
* BBN, casa editrice “online” che pubblica testi scolastici in formato digitale rilasciati in Creative Commons (non sono riuscita a scoprire quale, però..)
* i consigli dell’Osservatorio Tecnologico sull’uso delle licenze Creative Commons per materiale “scolastico” (in senso ampio)
* ci sono stati un paio di tentativi di far crescere una community legata alle risorse educative aperte, entrambi abortiti per problemi tecnici: una community su Ning e un wiki su CreativeCommons
Aggiungo solo che è interessante vedere come un progetto dedicato di WMF, non riesca assolutamente a prendere piede in questo mondo; Antonio Bernardo, ad esempio, ci ha detto che l’avevano subito scartato perché era difficile da usare: molti insegnanti gli mandano il materiale in file Word o OpenOffice e poi lui e pochi altri si occupano di integrarlo, convertirlo, pubblicarlo.

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6 risposte

  1. 0disse0 ha detto:

    questi libri possono “stare” in un iPad, ad esempio?
    in caso affermativo, sarebbe necessario prendere immediati provvedimenti per evitare che a settembre prossimo i bambini, specie quelli delle elementari, siano sovraccaricati di zaini da 20-30-40-50-60 kg… al solo scopo di fare contenti gli “editori” …

  2. Frieda ha detto:

    il problema è: quanto costa un iPad? Da 499€ in su. Se le iniziative sui libri di testo partono dal costo dei libri e hanno come prime scopo quello di abbattere i costi, l’iPad non mi sembra (ancora) la soluzione.

  3. Gianluigi ha detto:

    Se il libro è distribuito anche nelle librerie, appena lo visiono (mi sa, però, che lo trovo solo alla Hoepli) ti rispondo sul blog scientifico.

    Alla prossima,
    Gianluigi!

  4. Frieda ha detto:

    Io ne ho una copia che posso prestarti, se no il pdf si può scaricare dal sito 🙂

  5. Gianluigi ha detto:

    Mi sono appena scaricato i file: devo dire che tutti i volumi fin qui realizzati sono veramente molto belli: in particolare quello sulle equazioni e il primo di geometria!
    Ora devo solo decidere se e dove infilare menzione e recensione al volo (come feci con il volume di geometria di Hilbert tempo fa), e soprattutto se consigliarlo ai colleghi di matematica della scuola dove sto supplendo adesso, anche se l’anno prossimo non ci sarò.

    Alla prossima,
    G.

  6. Francesco ha detto:

    Al momento, secondo me, gli e-book sono ancora di difficile lettura, soprattutto i manuali scientifici. Però questo è il fututo.

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