Wikipedia su Co-housing (e il mio editoriale) by

26 Gen
2010

Il nuovo numero di Co-housing è dedicato alla condivisione:
* in co-housing si parla di Resign, un progetto dedicato al design ecocompatibile
* in co-working si parla di Rescuenergy, un workshop sul rapporto con l’energia
* in co-gardening si parla di EcoWiki, magazine online su ambiente e buone pratiche
* in co-sharing, manco a dirlo, si parla di Wikipedia
A parte essere stata intervistata, ho avuto l’onere di scrivere l’editoriale (che riporto qui sotto). Ringrazio Cecilia ed Enza per la pazienza che hanno avuto con la sottoscritta 🙂

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Nel libro che sto leggendo in questi giorni (Bufale di Luca Damiani), c’è un passaggio che mi ha colpito per la sua semplicità:

Un tempo si diceva “l’ho sentito alla televisione” o meglio ancora, in una concezione antropomorfa dell’elettrodomestico, “l’ha detto la televisione”, e questo dava un’autorità indiscutibile a qualsiasi fatto. In compenso non si è mai detto “l’ho trovato su Internet” con altrettanto spirito acritico e con totale ingenuità, consci, come siamo più o meno tutti, che in un luogo pubblico, come avviene nel londinese Hyde Park, qualsiasi mentecatto può salire su una scatola e urlare i propri farneticanti convincimenti.

Il brano non l’ho notato per caso: è di questi giorni il dibattito lanciato da Gianni Riotta, direttore del Sole24Ore, “Cara, vecchia internet vai sul sito www.verità” che auspica di

[..] Riportare sulla rete quei canoni di serenità, autorevolezza, vivacità, impegno, buona volontà, dibattito, critica che sono da sempre trade mark della libertà, dell’onestà, della ragione. Senza perderne la ricchezza, la spontaneità, l’uguaglianza.
[..] Riportare sulla rete i valori della ragione, della saggezza e della buona volontà”.

Detto così sarebbe quasi condivisibile, se non fosse per quel termine, “autorevolezza“, che è la chiave attorno a cui gira tutta la riflessione:

[..] Lanier lamenta l’appiattimento dei contenuti online, che motori di ricerca come Google e l’enciclopedia scritta dagli utenti Wikipedia, importano sulla rete. Mettere ogni giorno insieme, senza alcuna selezione, gli argomenti dei filosofi e le arrabbiature del tizio davanti al cappuccino tiepido, l’analisi economica di un Nobel e lo sfogo del qualunquista di turno, può essere celebrato dagli ingenui alla moda come «open source» e «democrazia di rete».
[..] In realtà questa poltiglia di informazione amorfa rischia di distruggere le idee, il dibattito, la critica.

La prima cosa che mi ha insegnato la mia collaborazione a Wikipedia, è la valutazione critica della rete: quando ti trovi a dover decidere se una fonte online è affidabile o meno e cerchi di costruirti dei criteri, inizi a guardare tutto il web con occhi diversi. Poi un giorno ti accorgi che in realtà guardi tutto il mondo con occhi diversi: l’ha detto il telegiornale? Vediamo cosa dice l’ANSA, i giornali esteri e, perché no?, i blogger locali; confrontando tutte queste fonti forse riuscirò ad avere un’informazione forse più corretta ma sicuramente più completa.

Non si tratta di sminuire i media tradizionali o di avercela con la stampa, ma di usare strumenti diversi.

Facciamo un esempio più semplice, che tutti hanno provato: voglio andare a cena fuori. Chiedo agli amici, guardo su 2spaghi o leggo la guida Michelin?

Le prime due soluzioni si assomigliano moltissimo: su 2spaghi trovo un coro di voci, che magari non sono miei amici, ma sono “utenti finali” esattamente come me e nel leggere la loro esperienza quando hanno mangiato in quel posto posso trovare degli elementi molto utili a farmi prendere una decisione. Consultare la Guida Michelin, invece, significa sentire il parere dell’”autorità di settore”: sicuramente la qualità dei cibi preparati in un posto recensito è elevata, ma sarà il mio genere di locale? E’ terribilmente chic o è alla mano? Si parcheggia bene nei dintorni? Quanto spendo?

2spaghi rende meno autorevole la Guida Michelin? No.
2spaghi mi fornisce informazioni sbagliate? Non credo, quando lo consulto so che sto leggendo esperienze altrui, che non pretendono di essere la verità.
2spaghi fa calare le vendite della Guida Michelin? Forse sì o forse no.

La collaborazione e l’apertura rendono meno autorevole Internet? Non credo.

Internet nella sua interezza non è autorevole, così come non lo è la televisione o come non lo sono tutti i libri scritti dalla notte dei tempi ad oggi.
Il numero di Co-housing che state per leggere è dedicato alla collaborazione e alla condivisione; probabilmente al termine della lettura la rete non vi sembrerà più autorevole, ma un posto più interessante dove navigare sì.
Buona lettura!

3 Responses to Wikipedia su Co-housing (e il mio editoriale)

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» Internet non è un paese per pigri Faccio Cose Vedo Gente

Gennaio 26th, 2010 at 17:15

[…] Wikipedia su Co-housing (e il mio editoriale) […]

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Roberto Barelli

Gennaio 26th, 2010 at 18:07

“Internet sfugge al controllo”, .. in particolare di quelli che hanno vogliono il potere su tutti i ‘media’ ..

Perchè lamentarsi dei contenuti e del loro appiattimento ? Vogliamo forse confrontare Internet con i contenuti televisivi o con gli sproloqui giornalistici buoni solo a creare falsi scandali?

Di sicuro Internet è l’ antitesi della morte delle idee, della capacità di critica e di dibattito. Basta saper cercare e guardare.

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Enza

Febbraio 1st, 2010 at 17:38

Grazie a te Frieda! E’ stato davvero interessante scrivere un numero sulla condivisione! Wikipedia e il tuo intervento di certo non potevano mancare su co-housing;)

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