4 Responses to Scegliersi un relatore: piccolo decalogo di consigli assortiti

Avatar

peppe

Marzo 26th, 2010 at 16:54

Come ben sai, l’ultimo frase dell’ultimo punto del tuo decalogo la apprezzo molto. A questo punto si può partire con il decalogo per il post-dottorato 😉

Avatar

Maurizio

Ottobre 27th, 2011 at 19:44

Aggiungo solo un paio di note.
Il tesista NON è forza lavoro completamente gratuita. Qualunque tesista, se messo in laboratorio senza guida, puó causare danni ingenti. Per cui in realtà il tesista assorbe molta energia al relatore. Anche perchè spesso capita che l italiano sia una lingua semi sconosciuta e quindi la revisione della tesi…diventa cosa lunga 😉
Altra nota: spesso, il gruppo pieno di soldi NON è quello dove si impara di più…mai capito perchè (certo esistono le eccezioni)

Avatar

Ginevra

Agosto 30th, 2012 at 19:44

Mi laureo tra un mese e il mio relatore tutto quello Che ha fatto e’ stato solo darmi 2 articoli da cui partite.. Ora e’ in ferie e nn risponde alle email e durante tutto l’anno non ha Mai voluto correggere niente dicendo di non preoccuparmi. Io ho sempre lavorato duro ho la media molto alta.. Ma Questo supera le mie competenze. Che fare in questi casi?

Avatar

J B

Agosto 31st, 2012 at 08:51

Cara Ginevra,
A naso (e senza sapere niente che non sia scritto nelle tue 2 righe di commento) direi che hai evidentemente scelto male il relatore (vedi i punti nel post qui sopra) ma la cosa non è irreparabile.
Io non so cosa tu studi o di cosa si occupi il prof. a cui hai chiesto la tesi, ma se lui non ti ha mai dedicato più di 5 minuti allora hai fatto una cattiva scelta. Capita. Ho conosciuto gente bravissima andarsi ad impantanare con relatori magari bravi dal punto di vista scientifico ma pessimi da un punto di vista umano. È sgradevole ma non una tragedia. Stringi i denti, laureati e poi cambia aria il più rapidamente possibile.
Ricordati però di mantenere sempre un rapporto il più civile e positivo possibile col tuo relatore di tesi. Magari non ha mai filato ma non ha senso farsene un nemico. Se vuoi andare a farti un dottorato all’estero potrebbe servirti (a seconda dell’università e del paese) una sua lettera di raccomandazione e magari qualche consiglio. Anche il relatore meno presente può elargire ottimi consigli se lo prendi dal verso giusto.
A seconda della situazione particolare poi potrebbero esserci altre cose che puoi fare:
* Oltre al relatore non c’è nessun altro nel gruppo che potesse supervisionarti? Un post-doc? Un dottorando un minimo esperto? Se sì perché non ti sei rivolta a loro? Se no vuol dire che il gruppo consiste solo ed unicamente nel supervisore?
* Hai mai parlato di questo problema col tuo relatore? Magari lui semplicemente non ha mai pensato che ci fosse qualcosa che non andava. Magari ti vedeva indipendente e pensava che la situazione a te andasse bene. Ricordati di non fare MAI l’errore di pensare che gli altri siano telepati e che possano indovinare cosa pensi. Se non hai mai parlato di questo problema fallo immediatamente (discutendo in maniera civile).
* Aver sempre lavorato duro ti fa onore. Avere la media alta invece (tranne che nella testa degli studenti e di alcuni responsabili delle risorse umane) conta come il due di picche. Al riguardo vedi il penultimo punto nel post qui sopra.

top